Fame emotiva 5: Cambiare i pensieri per cambiare le abitudini
Fame emotiva
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Mariella Caruso

Negli ultimi due articoli, abbiamo parlato di meditazione consapevole e vi ho illustrato dieci pratiche da poter utilizzare quando un attacco di fame emotiva è in agguato o arriva a trovarci! Se ti va di leggere l’ultimo articolo puoi trovarlo qui … 

Nei prossimi due appuntamenti vorrei parlarvi di un’altra cosa molto importante, cioè che  se vogliamo cambiare le nostre abitudini alimentari, dobbiamo riuscire a cambiare il nostro modo di vedere gli aspetti consolatori del cibo.  Dobbiamo cominciare a comprendere che non è il cibo ciò che può farci sentire meglio nei momenti di tensione e stress ma ci sono moltissimi alti modi per migliorare il nostro umore e farci sentire meglio!                                    

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Sicuramente per spezzare il collegamento che la nostra mente ha tra cibo e conforto dobbiamo compere un grande lavoro, una pratica costante e una forte volontà… poiché questo concetto è assai radicato nella nostra testa!

In questo articolo vi parlerò di altri barbatrucchi per imparare a creare pensieri più positivi e confortanti, rispetto a quelli negativi  che abbiamo di solito (e di cui siamo maestre, vero?!)… Vedremo come riempire la nostra mente con immagini, pensieri e idee confortanti, rilassanti e coccolanti, diminuendo così la possibilità di cercare il cibo per affrontare negatività e stress.

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Fame emotiva: scrivere nero su bianco le nostre emozioni

Mary Nesci ha più volte ribadito l’importanza della compilazione quotidiana del diario alimentare (che troviamo comodamente sull’App) e, se a questo riuscissimo ad affiancare un piccolo quadernetto su cui annotare le nostre emozioni la nostra mente ci ringrazierebbe di sicuro!

È dimostrato che scrivere i propri problemi ci permette di confortarci ma anche di mettere ordine al groviglio della nostra mente; gli psicologi, spesso utilizzano la scrittura di un diario come una pratica chiamata terapia narrativa.

L’importanza di mettere nero su bianco i nostri sentimenti, le nostre emozioni e i nostri problemi, ci permette di osservarli da un altro punto di vista ma soprattutto di liberare anche quelli che sono spesso intrappolati dentro di noi ma che hanno un grandissimo bisogno di emergere.                     

Tenere un diario e scrivere tutto ciò che ci passa per la mente ci permette di riesaminarlo poi “a mente fredda” e comprendere quali sono le cose che ci spingono a mangiare per consolarci…

Le prime volte, appena finito di scrivere, potrebbe capitare comunque di volersi confortare con il cibo, con il tempo però, diventeremo maggiormente consapevoli delle motivazioni che ci spingono a farlo. Un altro beneficio che si può ottenere con la scrittura di un diario è quello di riflettere in modo maggiormente positivo e realistico su quanto realmente accade… spesso siamo talmente coinvolti emotivamente che una cosa o una situazione tendiamo ad ingigantirla. 

Infine il diario ci permette di avere uno spazio solo per noi, dove possiamo toglierci le maschere, essere noi stessi e confessare chiaramente quelle che sono le difficoltà che ci portano a confortarci con il cibo… ma soprattutto a scrivere il modo in cui vorremmo reagire ad un futuro attacco di fame emotiva!

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Facciamoci una risata

Vi è mai capitato di ripensare ad una situazione terrificante e rivivere le stesse emozioni con la stessa enfasi del momento? Ora vi racconto una cosa… quando ero una ragazzina di 13 anni era da poco nata la mia sorellina e, mente mia madre la allattava, il latte le andò di traverso, lei diventò scura in viso e i successivi istanti ve li lascio solo immaginare…

Mio fratello era in panico ed io ricordo che dalla paura andai a chiudermi nella mia stanza e mi tappai le orecchie, finchè mia mamma non venne in camera a dirmi che la piccina stava bene. Così andai di là e la trovai beata e pasciuta tra le braccia di mio padre… 

Per diverse settimane ogni poppata della mia sorellina era vissuta con un’ansia incredibile da noi fratelli fino a quando iniziammo a rivivere e raccontare l’accaduto in chiave ironica, quasi comica, grazie a Dio tutto era andato per il meglio, noi eravamo lì e quindi potevamo riderci su! 

Insomma il pianto e la preoccupazione trasformati in risata ci permettono di affrontare le cose in modo diverso,  l’umorismo può essere uno strumento incredibilmente potente, un modo efficace per affrontare alcuni tipi di problemi, rivelandosi un guaritore.

La risata inoltre rafforza il sistema immunitario, diminuisce la produzione di ormoni dello stress e favorisce la produzione di sostanze alleate del nostro corpo e del nostro umore… negli ultimi  anni sono molto in voga le classi di Yoga della Risata e sono davvero un’esperienza pazzesca!

Sono consapevole del fatto che ci sono  situazioni in cui è davvero quasi impossibile trovare un lato ironico o comico… se il nostro problema non ha nessun aspetto divertente  proviamo a cercare un pochino di umorismo altrove!

Cerchiamo di distogliere la nostra mente dal problema, alleggeriamoci con qualcosa di divertente, un video, un’immagine, un audio… farci una risata farà bene al nostro corpo e alla nostra mente!

Quando ci sentiamo vuoti..scegliamo di vedere il bicchiere mezzo pieno!

Vi è mai capitato, dopo un attacco di fame emotiva, di ricoprirvi di giudizi del tipo: Sei un continuo fallimento! Oh che disastro sei?! Ecco, un’altra volta! Non combini mai nulla di buono? … a me capitava spesso ma, con il tempo ho imparato a vedere il bicchiere mezzo pieno e, dare uno stop a questi giudizi negativi ed elencare almeno tre cose positive della situazione appena vissuta… tipo: Ora non ci sono più patatine in casa!

Sapete che usare le parole giuste, legandole nel modo corretto, ci permette di creare una vera e propria magia?! Il segreto sta nell’inquadrare in modo diverso la situazione che si sta vivendo, cercando di trovare i benefici e le opportunità che quella situazione ci sta offrendo.

E se noi iniziassimo a considerare i nostri attacchi di fame emotiva non come dei fallimenti ma piuttosto come dei passi falsi?! Vediamo in questi inciampi delle occasioni da cui imparare qualcosa… proviamo a guardare entrambi i lati della medaglia!

Sogniamo a occhi aperti e …scacciamo la tristezza

A me, come a molte persone, le situazioni improvvise e fuori dal mio controllo danno un certo fastidio e senso di inquietudine; spesso, questo tipo di situazioni erano l’input  per scatenarmi in un attacco di fame emotiva, ora ho imparato ad utilizzare la mente per riequilibrarmi.              

Ho imparato a sognare, anche a occhi aperti, e nei miei sogni posso essere io la regista e posso decidere di gestirli e farli procedere esattamente come voglio io. Nei miei sogni posso essere dove voglio, come voglio, con chi voglio… in un istante posso ritrovarmi in una spa, coccolata in una stanza calda e magari da un avvolgente  massaggio…

Impariamo a sognare, a sognare in grande… cercando di evitare, almeno nei nostri sogni, di pensare al cibo!

Preoccupiamoci consapevolmente

Quante volte al giorno vi preoccupare? Quante volte vi preoccupate per la stessa cosa? Io vi lascio immaginare la mia risposta… in ogni caso sono convinta che ci preoccupiamo decisamente troppo! Addirittura le nostre non sono solo preoccupazioni ma vere e proprie ossessioni che, tra l’altro, non possiamo controllare nel momento presente.

E sapete che spesso quando troppe preoccupazioni frullano nella nostra mente, mangiucchiamo nella convinzione di fare qualcos’altro al posto di preoccuparci?! Sembra quasi di utilizzare il cibo per tenerci occupati. 

Cosa possiamo fare allora in questa situazione? Intanto chiediamoci cosa possiamo fare nel momento presente, poi creiamo un piano pratico per risolvere i nostri problemi, qualora la risoluzione degli stessi possa dipendere direttamente da noi… Assumiamoci la responsabilità di ciò che possiamo controllare, ci farà sentire sicuramente meglio!

La preoccupazione risucchia moltissimo tempo ed energia dalla nostra vita e può succedere di causare delle situazioni di rischio per la nostra salute, ad esempio l’insonnia…  per chi soffre di fame emotiva la preoccupazione può aumentare moltissimo la vulnerabilità ad un attacco di fame, poiché si è molto meno concentrati su ciò che realmente si sta mangiando! Inoltre il rischio è proprio quello che la preoccupazione successiva sarà il risultato dell’aver ingurgitato un ingente quantità di cibo… anziché esserne solo la causa! 

BONUS: Preoccuparsi consapevolmente

Quando un attacco improvviso di fame nervosa sta arrivando, a causa di pensieri e preoccupazioni, fate un bel respiro profondo e fermatevi un attimo…    

 Visualizzate davanti a voi da un lato la vostra preoccupazione e dall’altra l’attività che state svolgendo… e decidete di guardare la vostra preoccupazione, datele una forma, un colore e associatela ad un oggetto e ditele: “Grazie, ma adesso NO, a te ci penserò dopo!”, ritagliando un momento della giornata, delimitato da un tempo specifico, in cui potrete pensare alla vostra preoccupazione con tutta la vostra mente. 

Ricordatevi però che, nel tempo dedicato alla preoccupazione, non dovrete fare nient’altro… Provate a pensare alle possibili evoluzioni della vostra preoccupazione… vi accorgerete che, qualsiasi possa essere l’evoluzione potrà non piacervi ma potremmo comunque superarla e sopravvivere.

E vi lascio una ricettina sfiziosa in caso di attacco improvviso, ricordandovi che sulla App di Mary Nesci, potete trovarne davvero tantissimeeeee!

WAFFLE AL CACAO… potrete trovare altre varianti di questa ricetta sull’app.

Ricetta per 4 pezzi: 1 pezzo 1 punto

ingredienti:

  • 2 uova                  
  • 100g di quark magro  
  • 10g cacao                                 
  • 20g di eritritolo                          
  • 40g farina
  • 1 cucchiaino di lievito     
  • 1 cucchiaio di bevanda alle mandorle

Procedimento:

Mescolare le polveri e l’eritritolo, aggiungere le uova e mescolare con una frusta… Aggiungere al composta il quark e il cucchiaio di bevanda vegetale.

Cuocere nella piastra adatta ai waffle o negli stampi da forno fino a quando saranno ben dorati. Farcire a piacere e…. gustare!!!

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